martedì, aprile 12, 2011

20:59 - Libia: Italia A Ue, Noi Leadership Aiuti Umanitari. No Azioni Militari

(ASCA) - Roma, 12 apr - E' l'Italia ad avere il ruolo di leader, e quindi di massima responsabilita', nel sostegno alle azioni umanitarie in Libia. E' questa la posizione del nostro governo ribadita oggi - secondo quanto si apprende - dal ministro Franco Frattini al Consiglio Ue dei ministri degli Esteri, svolto a Lussemburgo. Una leadership che non prevede pero' interventi di forze armate a protezione della missione umanitaria. Francia e Gran Bretagna hanno sollecitato la Nato a fare di piu' dal punto di vista militare, ma su questo Frattini si mostra ''molto perplesso''. Il ministro e' restio a prendere in considerazione l'ipotesi dell'invio di forze armate sul territorio libico, a protezione per esempio della Croce Rossa. O di partecipare ad azioni di bombardamento della Libia. Anche alla luce del nostro passato coloniale.

Un'azione comunque di prima linea per il nostro Paese, come richiesto piu' volte dal Consiglio nazionale di transizione libico e ribadita a Frattini anche stamattina dal responsabile per gli affari esteri del Cnt, Ali' Al Isawi. Di fronte alla Francia, che si e' dichiarata pronta ad assumere la responsabilita' per la protezione militare degli aiuti in Libia - e in un momento di particolare frizione con Parigi sulla questione immigrati - il nostro Paese non intende rinunciare ad avere un ruolo primario nella gestione della crisi libica. Il motivo principale di questa posizione, e' stato detto nel corso del vertice a Lussemburgo, va ricercato anche nel fatto che Roma e' il quartier generale operativo della missione Onu EUFOR in Libia, senza dimenticare che le prime due navi attraccate a Bengasi erano italiane.

L'Italia quindi, anche per una questione logistica, ritiene di non poter non essere il punto di riferimento di questo intervento e si sta muovendo per conservare tale ruolo tra i partner europei.

Anche perche' l'Europa, ha detto Frattini, rappresenta una opportunita' per l'Italia. Le parole del titolare della Farnesina hanno l'evidente obiettivo di abbassare i toni dopo lo scontro di ieri, con il ministro dell'Interno Roberto Maroni che aveva duramente attaccato l'Ue sulla gestione dell'emergenza immigrati. Frattini ha poi mostrato apprezzamento per l'impegno del presidente della Commissione Ue Jose' Manuel Durao Barroso, che oggi si e' recato a Tunisi per parlare con le autorita' locali del problema dei migranti, che in queste ultime settimane si riversano a migliaia sull'isola di Lampedusa. Barroso, ha detto Frattini, quando dice al governo di Tunisi che ''l'Europa e' con voi ma dovete accettare i rimpatri'', e' ''sulla nostra linea''.

Fra le conclusioni del vertice di Lussemburgo, come si legge nel documento finale a firma dell'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue Catherine Ashton, c'e' la decisione di adottare ''ulteriori sanzioni contro il regime di Tripoli, compresi i settori di gas e petrolio''. L'Unione europea, continua il documento, si dice comunque pronta a ''prendere misure aggiuntive, se necessarie, per impedire ulteriori finanziamenti al regime''. In questo contesto, il Consiglio e gli Stati membri continueranno a privare completamente il regime di ogni utile derivante dall'esportazione del petrolio e del gas.

I ministri degli Esteri esprimono ''profonda preoccupazione'' per la ''situazione umanitaria in Libia e alle sue frontiere'' e l'Unione si dichiara pronta, ''su richiesta della Nato'', a far partire l'operazione militare 'Eufor Libia' per l'assistenza umanitaria.

fdv/mau/alf

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