giovedì, ottobre 05, 2006

lulu....non e una di quelle!!!!!!!!!

Lulu, editrice on line per la carta

Sbarca anche in Italia Lulu.com, il portale che consente di stampare e distribuire il proprio libro senza anticipare un centesimo: “Pubblica e vendi con facilità in pochi minuti. Nessuna tassa d'iscrizione. Nessun minimo d'ordine. Mantieni il controllo dei diritti d'autore. Imposta il tuo prezzo. Ogni prodotto viene stampato nel momento in cui viene ordinato. Nessun inventario in eccedenza”. Questo è l’invitante incipit del sito.

Il meccanismo è semplice: basta inviare il proprio testo, con le immagini della copertina da attribuire al libro, stabilire il tipo di rilegatura e il gioco è fatto. Una volta creato il tuo “libro virtuale”, basterà che un utente decida di comprarlo perché Lulu.com lo stampi e lo recapiti a domicilio. Il ricarico del sito sulla vendita è del 20% sul prezzo di copertina. E l’autore si vede accreditare il resto.

Niente casa editrice, niente distributore, niente anticipo, niente magazzino, niente copie invendute, niente rischi di investimento. Un sistema che ha già sbancato negli Stati uniti: “Lulu nell’ultimo anno è cresciuto di oltre il 10% al mese” spiega Bob Young, il fondatore. Canadese, 52 anni, già co-fondatore del colosso della distribuzione di Linux Red Hat, aveva lasciato tempo fa quell’azienda perché “ormai troppo grande”. E ha inventato un nuovo business. Red Hat ormai capitalizza al Nyse poco più di quattro miliardi di dollari e il nuovo progetto è già sulla strada buona per seguirne le orme.

Young in questi giorni fa la spola fra l’Italia e la Spagna per lanciare le due nuove localizzazioni del progetto, dopo essere stato in Francia. L’obiettivo è essere in sei paesi europei: oltre a questi tre, Germania, Olanda e Gran Bretagna. “Saremo in Estremo Oriente – annuncia – entro la fine dell’anno”.

Un’azienda che promette di sparigliare le carte nel mondo dell’editoria. La pubblicazione a costo zero, infatti, permette a chiunque di pubblicare qualsiasi testo, aggirando il problema del numero minimo di copie necessario per rientrare nei costi. Insomma un’innovazione che va nella direzione di personalizzare e parcellizzare fino alla singola unità.

Rendendo economicamente sostenibile una singola unità si libera un potenziale di milioni di copie uniche o pressoché tali, e questo rappresenta di per sé un segmento economico importante. Più o meno la stessa cosa che sta facendo Apple mettendo su iTunes milioni di singoli meno conosciuti.

Non solo, ma tra tutti gli autori che troveranno col nuovo sito spazio nella carta stampata, alcuni faranno parte dei cult che vengono scartati per errore – fisiologicamente – dagli editori. Un business che ha tutte le carte in regola per avere successo anche in Italia trasformando le caratteristiche peculiari della rete in soluzioni per le necessità della economia fisica.

lunedì, ottobre 02, 2006

non ci sono piu regole.....

TORINO, FINE SETTIMANA DI BATTAGLIA TRA PUSHER E FORZE ORDINE

Spacciatore senegalese annega per fuggire, un altro è disperso

02-10-2006 12:28 

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Torino, 2 ott. (Apcom) - Proseguono a Torino le ricerche, nelle acque del fiume Stura, di uno dei due spacciatori dispersi dopo la rivolta contro le forze dell'ordine scoppiata venerdì scorso nell'area di un parco alle porte della città, in Corso Giulio Cesare. I vigili del fuoco stanno ancora scandagliando il fiume che ha già restituito il cadavere di un senegalese di 29 anni di nome Diop Moudou, uno dei tanti che si era tuffato in acqua per sfuggire ad un controllo dei carabinieri nel parco che ogni giorno vede all'opera decine di pusher africani e la presenza continua di tossicodipendenti anche molto giovani. Il disperso si chiama, invece, Mame Amar Fabeye Gueye, 23 aanni, nato anch'egli in Senegal

Durante l'operazione di venerdì c'era stata la fuga degli spacciatori, trasferitisi nel parco da alcune zone più centrali della città, e addirittura una sassaiola contro i carabinieri. L'annegato e il disperso sono stati a quanto pare travolti dalle acque rese più impetuose dalle piogge di questi giorni mentre altri pusher erano riusciti a raggiungere la riva opposta dello Stura e uno è stato salvato dall'equipaggio di un elicottero dei pompieri.

La battaglia tra forze dell'ordine e spacciatori, poi, è continuata anche sabato con blocchi stradali improvvisati, cassonetti incendiati, lancio di sassi e si è ripetuta anche ieri quando anche i cittadini residenti, esasperati, sono scesi in strada e soltanto l'intervento delle forze dell'ordine ha impedito nuovi disordini e una sorta di combattimento tra italiani e spacciatori africani. Il ministro degli Interni, Giuliano Amato, intanto ha convocato il prefetto di Torino Goffredo Sottile.

venerdì, febbraio 24, 2006





Nelle scorse ore MC-link ha fatto una mossa controcorrente e coraggiosa: ha eliminato la propria Adsl 4 Megabit, riportandola a 1.280/256 Kbps a prezzo invariato (38,40 euro al mese).
Mossa coraggiosa perché l'utente medio è portato a credere che un'Adsl 4 Megabit sia più veloce di una 1.280 Kbps e quindi potrebbe sospettare che adesso l'offerta di MC-link sia peggiorata nel rapporto qualità/prezzo.
E invece MC-link ha deciso così proprio per tutelare la qualità della linea Adsl. Il punto è che le Adsl 4 Megabit, a causa di alcuni limiti imposti da Telecom sulla banda effettiva assegnabile per utente, non riescono a essere linee di qualità.Per assurdo, in genere vanno meglio le Adsl 1.280, non essendo soggette a quei limiti.Lo sa bene Wind, che per garantire una qualità decente di connessione anche sulle sfortunate 4 Megabit si è inventata un sistema di filtri.
Il problema delle 4 Megabit è generalizzato, come si può leggere su forum, newsgroup e su un dedicato al fenomeno sito di protesta."Noi infatti non abbiamo mai voluto lanciare Adsl 4 Megabit di questo tipo, perché siamo consci che ne verrebbe fuori una linea pessima", dice Luca Spada, amministratore delegato di Ngi. MC-link aveva invece ceduto alle pressioni del marketing e aveva lanciato una 4 Megabit. Che però andava male e quindi adesso è stata eliminata.
Non tutti però possono permettersi queste scelte coraggiose. Wind e NGI sì, perché non sono operatori di massa e hanno una fama storica come provider di qualità.Gli operatori principali invece non possono rinunciare a farsi concorrenza a colpi di 4 Megabit, che quindi diventa più uno slogan irrinunciabile che una velocità reale. Ci sono però speranze che nei prossimi mesi le cose cambino. Nella nuova delibera, sull'Adsl all'ingrosso, pubblicata da Agcom (Autorità Garante Tlc) nei giorni scorsi, Telecom viene obbligata a dare ai provider la massima libertà nel configurare la banda da assegnare ai singoli utenti.Le 4 Megabit diventeranno quindi finalmente libere dai vincoli che le mortificano. Quando? Non appena, in base a questa delibera, sarà pubblicata la nuova offerta all'ingrosso di Telecom Italia: fra tre mesi, si prevede.

sabato, gennaio 14, 2006


veduta di san candido Posted by Picasa